Sam Walker è il fondatore della sezione sportiva del Wall Street Journal. Per anni ha studiato, analizzato e indagato a fondo le ragioni del successo delle più grandi squadre della storia dello sport: dalla nazionale brasiliana di calcio della fine degli anni Cinquanta agli All-Blacks neozelandesi, dalla nazionale femminile cubana di volley degli anni Novanta al Barcellona di Guardiola. I risultati di questo studio sono finiti in un libro non ancora tradotto in italiano, “The Captain Class: The Hidden Force that Creates the World’s Greatest Teams” (Random House, 2017), nel quale Walker ha delineato le caratteristiche essenziali di una squadra vincente. Tra queste, in particolare, ci sono: l’efficace interazione comunicazionale tra i membri del team, la conoscenza condivisa, il sacrificio del bene personale per il successo collettivo.
Questi tre fattori sono gli stessi che hanno spinto attori primari della scena economica italiana, operatori della filiera dei trasporti e della mobilità, università e centri di ricerca, associazioni e movimenti d’opinione ad allearsi per lo sviluppo della mobilità elettrica nel nostro Paese. Non solo auto elettriche, quindi, ma qualsiasi mezzo sostenibile che possa farci allontanare dalla dipendenza nei confronti dei combustibili fossili.

Una rivoluzione, quella della nuova mobilità, che ha bisogno di una sintesi delle istanze, di una condivisione di saperi, di una piattaforma di dialogo per poter trovare la spinta propulsiva decisiva.
È quello che è successo in Europa con alcune delle più importanti associazioni di e-mobility aderenti all’associazione AVERE (European Association for Electromobility), è – sotto una forma un po’ diversa – quello che sta accadendo anche negli Stati Uniti con il proliferare delle associazioni di partnership pubblico-privata che riuniscono car makers e service provider (una delle più recenti è “Drive Change. Drive Electric”, che opera negli Stati USA del Nordest.
Gli obiettivi sono chiari: non un’associazione di mera rappresentanza ma un soggetto pienamente operativo, che dalla forza dei singoli sia in grado di costruire un successo collettivo, quello di una nuova forma di mobilità, per salvaguardare il futuro di tutti.
Buon viaggio MOTUS-E!

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