Messa da parte la potenziale alleanza con Ferrovie dello Stato del 2017, la Transpod ci riprova e ritorna nel bel paese con la tecnologia hyperloop. La startup canadese specializzata nei sistemi di trasporto ad alta velocità si prepara ad avviare in Italia una sperimentazione delle sue capsule a propulsione magnetica che, viaggiando all’interno di tunnel sottovuoto, possono raggiungere i mille chilometri orari di velocità.
Dove, come e quando? Wired Ryan Janzen, uno dei co-fondatori, pur annunciando che a breve prenderà piede un progetto a livello regionale, non si è ancora sbottonato troppo. Arrivato in Italia grazie ai suoi finanziatori, il fondo Angel Investement che possiede società nelle industrie dell’aerospazio e delle infrastrutture, ha messo radici a Bari, città natale dei finanziatori stessi, dove si vede inoltre coinvolta nella costruzione di uno spazioporto a Grottaglie in collaborazione con il gruppo Virgin.
Ad oggi la società canadese ha due contratti per sviluppare il suo sistema di trasporto a propulsione magnetica: il primo è in Canada, una linea di 10 chilometri nella regione di Alberta, il secondo è invece un permesso per costruire nella città francese di Limoges dove, tra le altre cose, Transpod ha un centro di ricerca sui veicoli.
Il gruppo canadese si è posto come obiettivo l’ottenimento, entro il 2025, delle prime certificazioni di sicurezza dell’Unione Europea, necessarie al reale sviluppo di una rete di tunnel ad alta velocità. La startup, per raggiungere l’ambizioso obiettivo, si sta quindi dedicando anima e corpo nel campo della ricerca in Italia dove, oltre agli studi commissionati ai Politecnici di Milano e Torino, punta ad avviare al più presto partnership con la Sapienza di Roma e il Politecnico di Bari.
Come sarà il futuro hyperloop? Transpod mira ai viaggi su città fortemente popolate, ad oggi collegate da treni e rotte aeree. Il dato interessante riguarda i futuri prezzi al pubblico. L’azienda stima infatti che hyperloop è in grado di coprire una tratta come Montreal-Toronto (503 chilometri circa) in 45 minuti, con un costo di 80 dollari (70 euro) a biglietto. Un sogno, soprattutto se paragonato alle sei ore di treno, all’ora abbondante di aereo e rispettivamente ai 115 e 280 dollari di biglietto.
Transpod non è l’unica azienda impegnata nella ricerca di soluzioni di viaggio alternative. In corsa, solo per citarne alcuni, ci sono l’italiana Gabriele Bibop Gresta e il gruppo Virgin. Tuttavia, ciò che differenzia Transpood dalle altre è la modalità di spinta.
Mentre i competitor basano le proprie tecnologie sulla spinta dell’aria compressa, Transpod fa affidamento sulla propulsione magnetica generata da motori elettrici. Per ora Transpod sta lavorando su l’ottenimento delle prime autorizzazione dall’UE per il trasporto cargo. L’obiettivo del prossimo futuro rimane il trasporto delle persone.

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