Analisi di mercato
Dicembre 2023 – Mercato auto 2023: elettriche in recupero, ma scatta l’allarme sui nuovi incentivi: “Rischio caos e paralisi totale”
Dicembre 2023
Le auto elettriche pure circolanti in Italia al 31 dicembre 2023 sono poco più di 220.188 con le immatricolazioni full electric che nell’arco dell’anno sono pari a 66.276 unità, con un incremento del 35,11% rispetto allo stesso periodo del 2022.
Leggi di seguito l’analisi di dettaglio per saperne di più.
*Il dato è una stima di Motus-E sulla base delle immatricolazioni mensili al netto di un’ipotesi di radiato (dato consolidato disponibile con alcuni mesi di delay)
Progressivo immatricolazioni YTD
Le auto elettriche
Nel mese di dicembre le immatricolazioni delle auto elettriche pure sono pari a 6.798 unità contro le 4.530 dello stesso mese del 2022, con un aumento di 2.268 unità (+50,07%). In aumento anche la quota di mercato, pari al 6,09% a dicembre 2023, rispetto al 4,30% registrato nel mese di dicembre 2022.
Nel periodo gennaio-dicembre 2023 le immatricolazioni di auto elettriche sono quindi 66.276, con una market share del 4,22%, contro le 49.053 del 2022 e una market share del 3,71%.
Il parco circolante BEV si attesta così a 220.188 unità.
Analisi di mercato | Dicembre 2023 | Dicembre 2022 | Diff. mese % | YTD 2023 | YTD 2022 | Diff. YTD % |
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BEV | 6.798 | 4.530 | 50,07% | 66.276 | 49.053 | 35,11% |
Tutte le alimentazioni | 111.545 | 105.435 | 5,80% | 1.572.144 | 1.322.525 | 18,87% |
Percentuale su tutte le alimentazioni | 6,09% | 4,30% | 1,79% | 4,22% | 3,71% | 0,51% |
Il mercato totale delle auto
Il mercato auto complessivo registra in Italia a dicembre 111.545 immatricolazioni, in progresso del 5,80% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso (+6.110 unità), raggiungendo un immatricolato complessivo nel periodo gennaio-dicembre 2023 di 1.572.144 unità, in crescita del 18,87%.
Di seguito la distribuzione delle immatricolazioni da inizio anno per alimentazione.
Elettriche (BEV)
Ibrido Plug-in (PHEV)
Ibrido
Mild Hybrid
Benzina
Diesel
Altro
Stabile la distribuzione delle auto per classe di emissioni, con il mercato che continua a vedere la categoria 91-135 gCO2/km segnare il maggior numero di immatricolazioni (64,41% di share) nel periodo gennaio-dicembre seguita dalla categoria 136-160 gCO2/km con il 20,26% di share.
Canali di mercato YTD
CANALI DI MERCATO – BEV YTD
CANALI DI MERCATO – MERCATO TOTALE YTD
Guardando ai canali di mercato, da gennaio a dicembre le BEV totalizzano tra i privati 31.664 immatricolazioni (+50,20% rispetto al valore YTD 2022);
mentre le “auto-immatricolazioni” del canale rivenditori registrano un -0,26% con 8.859 veicoli immatricolati nell’arco dell’anno. In crescita le flotte commerciali (+28,38% rispetto a YTD 2022), con 4.566 veicoli immatricolati. Il noleggio a lungo termine registra un aumento del +32,61% rispetto al dato YTD 2022, con 17.242 veicoli immatricolati da inizio anno. Infine, il noleggio a breve termine, con 2.649 vetture immatricolate da inizio anno, registra un +74,05% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Le auto BEV più vendute in Italia YTD
La top 5 delle BEV più vendute in Italia a novembre 2023, da inizio anno, vede al primo posto la Tesla Model Y con 8.581 unità, seguita dalla Tesla Model 3 con 7.386 unità, che precede a sua volta la Fiat 500E con 4.751 esemplari immatricolati. Quarta piazza per la Smart Fortwo con 4.639 vetture immatricolate e infine la Renault Megane E-Tech al quinto posto con 2.251 unità immatricolate.
Distribuzione geografica auto BEV YTD
Per quanto riguarda le immatricolazioni su base regionale, nell’arco dell’anno del 2023 troviamo in testa il Trentino-Alto Adige con 12.807 veicoli immatricolati (+53,75% rispetto ai dodici mesi del 2022) che supera di poco la Lombardia con 12.509 immatricolazioni (+52,20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso). Seguono il Lazio con 7.533 veicoli immatricolati (+32,20% rispetto a YTD 2022), seguito dalla Toscana con 6.410 veicoli (+18,35% su YTD 2022) e il Veneto con 5.327 veicoli immatricolati (+38,80% rispetto ai dodici mesi del 2022), seguita a sua volta dall’Emilia-Romagna che totalizza 5.025 veicoli (+32,83% rispetto al periodo gennaio-dicembre 2022) e subito dietro, il Piemonte con 4.299 veicoli (+60,11% rispetto ai dodici mesi del 2022).
Auto BEV immatricolate YTD
5.000 – 13.500
801 – 4.999
0 – 800
Distribuzione geografica europea YTD (mese precedente)
Dal confronto del periodo gennaio-novembre 2023 con lo stesso periodo del 2022 si continua a notare un incremento della market share delle BEV in tutti i maggiori Paesi Europei. Le auto BEV immatricolate nei big del Continente coprono una market share in costante crescita, con l’Olanda sempre in testa con il 29,99% di quota, seguita da Belgio e Germania con market share rispettivamente del 19,02% e 18,07%. Costante anche la crescita degli altri big del continente con Regno Unito al 16,29%, Francia al 16,39% e Spagna al 5,56%. l’Italia, sempre in coda, con il 4,07% di quota.
Progressivo immatricolazioni veicoli commerciali leggeri BEV YTD
A dicembre del 2023 i veicoli commerciali leggeri completamente elettrici registrano una quota di mercato poco sotto il 4% (3,66%), con 5.980 veicoli immatricolati. Si registra quindi un aumento dell’45,32% rispetto allo stesso periodo del 2022, con le immatricolazioni che risultano di gran lunga superiori ai dodici mesi del 2022, quando si immatricolavano 4.115 unità.
Considerando tutte le alimentazioni, il mercato dei veicoli commerciali nei dodici del 2023 mostra una crescita del 23,36% sul 2022, con 187.098 unità immatricolate.
Punti di ricarica ed infrastrutture - Settembre 2023
Punti di ricarica
4.001 – 8.500
1.001 – 4.000
0 – 1.000
+ 14.452 (+44,1%) punti di ricarica (Settembre 2022 VS Settembre 2023)
Pur rappresentando un importante recupero dopo la battuta d’arresto del 2022, il passo avanti dell’anno appena concluso si è limitato a riportare il mercato BEV italiano ai livelli del 2021, a fronte della costante crescita registrata negli altri major market europei.
Tra i grandi del Vecchio Continente, l’Italia si conferma l’unico Paese dove l’elettrico fatica a decollare. A titolo esemplificativo, di seguito è possibile osservare il valore delle immatricolazioni full electric in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito nel periodo gennaio-novembre (dato più recente disponibile per il confronto).
Il differente andamento si mostra chiaramente anche nella quota di mercato delle auto elettriche nei primi 11 mesi del 2023, che continua ormai a vederci stabilmente dietro alla Spagna:
- Francia: 16,4%
- Germania: 18,1%
- Italia: 4,1%
- Spagna: 5,6%
- Regno Unito: 16,3%
Il 2024 può e deve essere l’anno del cambio di passo per il mercato auto italiano, ma in questo momento c’è grande apprensione tra gli attori della filiera e tanta confusione tra i cittadini. Purtroppo, infatti, all’annuncio della rimodulazione degli incentivi auto non è seguita una tempestiva formalizzazione della disponibilità delle risorse, il che rischia da un lato di creare il caos tra gli operatori, che non hanno ancora informazioni sulla nuova piattaforma per l’ecobonus, e dall’altro di paralizzare il mercato, perché i potenziali acquirenti sono naturalmente portati ad attendere le nuove agevolazioni prima di decidere come muoversi.
Pur non mancano alcune criticità, come il permanere di un cap di prezzo per le auto elettriche incentivabili incomprensibilmente più basso di quello delle ibride plug-in, da quanto emerso finora la riformulazione degli incentivi porterà con sé elementi di miglioramento importanti, dall’aumento del differenziale tra il bonus per le auto elettriche e quelle endotermiche – che pure resta un unicum italiano – al potenziamento del canale delle flotte aziendali, che ha un enorme potenziale inespresso e che potrà alimentare il nascente mercato dell’usato a zero emissioni, decisivo per poter avvicinare sempre più persone a questa tecnologia. Vale osservare però che proprio il già citato cap di prezzo potrebbe limitare gli effetti dell’importante apertura sulle flotte.
Tuttavia, come già osservato nel recente passato, i benefici di un incentivo rischiano di essere spazzati via se non si passa subito dall’annuncio all’effettiva attuazione, innescando una pericolosissima paralisi del mercato.