Analisi di mercato
Marzo 2020 – Nel buio profondo cerchiamo spiragli di luce per ripartire
Marzo 2020
Dati aggiornati al 29 Febbraio 2020
Progressivo vendite 2020
BEV
5.402
PHEV
2.899
Parco circolante
47.475
Vendita del mese percentuale
BEV
65%
PHEV
35%
Distribuzione geografica
Totale unità Bev+Phev
8.301
Variazione vendite Year To Date
YTD
+266,98%
Totale 2020
8.301
Totale 2019
2.262
Le 5 auto BEV più vendute in Italia
1. Renault Zoe
852
2. Tesla Mod. 3
658
3. Peugeot 208
638
4. Smart ForTwo
626
5. Vw Up
626
Punti di ricarica e infrastrutture
Totale punti di ricarica
13.721
Totale infrastrutture
7.207
Nell’ultimo editoriale anticipavamo una preoccupazione legata al Covid-19, ricordando che gli aspetti socio-sanitari naturalmente avrebbero messo in secondo piano il mercato.
Oggi, a un mese di distanza e di lockdown, mentre abbiamo qualche segnale di speranza (ma da non sopravvalutare) nella guerra al Covid-19, è comunque tempo di analisi e considerazioni.
In un drammatico -85% nel mercato globale registriamo ancora una crescita del 47,45% nelle vendite di veicoli elettrici puri mentre le plug-in hanno mostrato un -24,12%. Il fatto che le concessionarie sono state inattive o chiuse, praticamente per tutto marzo rende ancora più sorprendente il dato delle BEV. Ma ciò è legato in gran parte alle vendite di Tesla che, come noto, non possiede una rete di concessionari e consegna l’immatricolato direttamente a casa del cliente. Questo stimola un’importante riflessione su quale potrà essere il futuro della catena commerciale, almeno per la parte di front-end verso il cliente (diverso è il tema dell’assistenza). Come tutti i settori economici, infatti, anche l’automotive dovrà scendere a patti con il mondo dell’e-commerce, attualizzando e rivedendo integralmente i propri processi commerciali e soprattutto di vendita. L’esempio di Tesla non è unico nel panorama dell’industria automobilistica: anche Volkswagen sta andando in questa direzione e siamo sicuri che molte altre case seguiranno questo esempio specie nel mondo post Covid-19. Proprio per quanto riguarda la ripresa a pieno regime, registriamo che oggi tanti recitano il mantra del “nulla sarà come prima”. Motus-E spera che questa sia non solo una enunciazione di prammatica, ma che si possa comprendere che da questa negatività dobbiamo trarre slancio e ripartire più forti di prima nella battaglia della sostenibilità.
Nel momento in cui l’industria automotive sta moltiplicando gli sforzi di investimento ed in particolare l’industria nazionale sta impegnandosi al massimo nell’offerta e nella conversione tecnologica, qualunque rilassamento degli obiettivi o deviazione sarebbe estremamente dannosa per il futuro del nostro Paese, lasciando la strada spalancata ad altri competitor, soprattutto i player cinesi che stanno riaprendo le fabbriche. Bisognerà, al contrario, accelerare nella transizione concentrandosi su quello che serve nella fase contingente ma non tralasciando di rafforzare gli strumenti per il medio-lungo periodo.
“Pensavamo di essere sani in un mondo malato”, ha detto Papa Francesco.
Ripartiamo da qui, più forti di prima.