L’incendio di un veicolo – indipendentemente dalla sua alimentazione – si può verificare per diverse cause: a seguito di un incidente particolarmente violento, di un corto circuito, di un surriscaldamento dei componenti meccanici, di perdite di carburante e via dicendo.

Per le BEV ci si concentra sul rischio di incendi delle batterie per trazione perché contengono elementi chimici reattivi, che in caso di grave danneggiamento dell’accumulatore possono in rari casi innescare il cosiddetto thermal runaway, ossia un aumento di temperatura di una cella in grado di generare una fiamma in grado di diffondersi alle altre celle. Un fenomeno simile a ciò che può avvenire in un incidente che danneggia il serbatoio di un’auto tradizionale o la bombola di un mezzo a metano o a idrogeno. Per scongiurare questi rischi le batterie sono protette contro urti e penetrazione di oggetti, oltre ad avere dei sistemi attivi e passivi di contenimento dell’aumento di temperature, come la disalimentazione della batteria in caso di aumenti indesiderati di temperatura dei moduli. In questo senso, gli enti di controllo preposti certificano il progetto delle batterie – a livello di cella, modulo e pacco – e il prototipo rappresentativo del prodotto di serie, con verifiche di stress termico e meccanico, che prevedono test come il surriscaldamento indotto, prove di taglio, di impatto, di penetrazione di punta e via dicendo. I processi produttivi, dal canto loro, sono certificati secondo le norme UNI 9001, includendo il cosiddetto test end of line (carica-scarica e spettroscopia sull’impedenza interna) dei prodotti una volta assemblati. Dal numero di serie si risale anche ai risultati dei test.

I dati del National Transportation Safety Board hanno mostrato che i veicoli elettrici sono stati coinvolti in circa 25 incendi ogni 100.000 auto vendute. A titolo di paragone, circa 1.530 veicoli a benzina e 3.475 veicoli ibridi sono stati coinvolti in incendi ogni 100.000 unità vendute. Tale dato risulta confermato anche un progetto finanziato dal programma di ricerca europeo Horizon 2020, che sfata dati alla mano molte delle fake news che circolano su questo tema, a partire dall’incidenza degli incendi rispetto alle altre alimentazioni.

Inoltre, il Sustainable Transport Forum (STF) della Commissione Europea, ha redatto delle linee guida basate su evidenze scientifiche per mitigare i rischi di incendio legati alle BEV e alle infrastrutture di ricarica nei parcheggi coperti, offrendo indicazioni utili alle autorità pubbliche, ai gestori dei parcheggi e agli altri stakeholder per garantire la sicurezza, senza compromettere gli obiettivi di decarbonizzazione dell’UE. Il rapporto analizza anche le linee guida tecniche già esistenti negli Stati membri, evidenziando la necessità di un approccio armonizzato per affrontare le sfide emergenti nella sicurezza antincendio legata alla mobilità elettrica.

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