La decarbonizzazione del trasporto merci è un tassello fondamentale per la lotta al cambiamento climatico. I mezzi commerciali e i veicoli pesanti, per quanto presenti sulle strade in numero molto minore rispetto alle auto, sono responsabili infatti di una quota pari al 27% delle emissioni di CO2 imputabili alla mobilità su strada.

In Italia, l’88% del trasporto delle merci avviene su strada e questo è reso possibile essenzialmente delle percorrenze piuttosto limitate: nel 90% dei casi si tratta di spostamenti inferiori ai 300 km, nel 73% dei casi inferiori ai 150 km.

In Italia il parco veicolare commerciale (circolante ed immatricolato annuo) vede un 80% di veicoli costituito da mezzi leggeri (inferiori alle 3,5 tonnellate), utilizzati prevalentemente per le missioni sulle distanze brevi, e un 10% costituito da veicoli pesanti (oltre le 16 tonnellate), polarizzati su distanze brevi o molto lunghe, che restano marginali. La filiera merce varia impiega circa il 72% del totale dei veicoli commerciali, il 23% afferisce alla filiera edile e il 5% a quella dei rifiuti, senza quindi particolari requisiti di consumo energetico legati ad esempio alla catena del freddo.

I veicoli commerciali elettrici di ultima generazione sono già oggi in grado di percorrere la gran parte delle distanze richieste dai clienti senza la necessità di fermarsi per ricaricare. Questo perché sono dotati di batterie sempre più grandi (la capacità aumenta perché i costi di produzione diminuiscono) e si basano su piattaforme a sempre più alta tensione: da 400 volt a 800 volt e oltre. Ciò significa che possono ricaricare a potenze estremamente elevate, riducendo il tempo di sosta alla colonnina e migliorando la produttività.

Alla luce delle percorrenze medie giornaliere e del crescente numero di modelli sul mercato, la soluzione elettrica può diventare economicamente competitiva rispetto al diesel in tempi brevi. In primis sul trasporto urbano e intraregionale e, nei prossimi anni, anche sui tragitti più lunghi. I furgoni e i camion leggeri per il trasporto urbano elettrici (ad esempio per l’e-commerce) possono già oggi presentare un costo a vita intera inferiore rispetto all’alimentazione diesel, grazie a costi operativi ridotti che vanno a compensare il maggiore prezzo di listino. Anche i camion elettrici, se saranno introdotte misure a sostegno dell’acquisto o del noleggio, potranno presto diventare competitivi rispetto al diesel a livello di costo a vita intera.

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