Nel 2024 le fonti rinnovabili hanno raggiunto un nuovo record storico di copertura della domanda elettrica nazionale, pari al 41,2%, in netto aumento rispetto al 37,1% del 2023. Solo dieci anni fa questa quota si fermava al 16,7%, a testimonianza della profonda trasformazione in atto nel sistema energetico italiano.
A determinare questo risultato è stato soprattutto il contributo positivo delle fonti idroelettrica e fotovoltaica, che hanno beneficiato rispettivamente di un incremento della produzione del +30,4% e del +19,3%. In particolare, il fotovoltaico ha registrato il suo massimo storico, superando i 36 TWh di energia prodotta nel corso dell’anno.
Secondo le rilevazioni di Terna, nel 2024 la nuova capacità rinnovabile installata in Italia ha raggiunto 7.480 MW, con una crescita del +29% rispetto al 2023. Parallelamente, la produzione da fonte termica è diminuita del 6,2%, principalmente per effetto della contrazione della generazione da carbone.
L’obiettivo fissato dal Governo con l’ultimo Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) è ancora più ambizioso: arrivare entro il 2030 a una quota del 72% di elettricità prodotta da fonti rinnovabili, superando di gran lunga il target europeo del 32%.
Questo percorso di progressiva decarbonizzazione del mix elettrico rafforza ulteriormente il vantaggio ambientale della mobilità elettrica. Già oggi, infatti, le auto elettriche garantiscono un significativo risparmio di emissioni di CO₂ rispetto ai veicoli endotermici; un beneficio destinato a crescere nei prossimi anni, man mano che aumenta la quota di energia rinnovabile nella rete nazionale.
Per approfondire l’argomento:
- ANIE: “Energie rinnovabili nella UE: quota 15% nel 2013 – Italia vicina al raggiungimento del target 2020”
- Ministero delle Imprese e del Made in Italy: “Piano Energia Clima 2030”
- Consiglio europeo: “Il Consiglio e il Parlamento raggiungono un accordo provvisorio in merito alla direttiva sulla promozione delle energie rinnovabili”
- Terna: “Dati statistici Terna”
