Nel 2023, in Italia, la percentuale di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili (Fer) si è attestata al 44,6%. Solo 10 anni fa questa quota non raggiungeva il 16,7%. L’obiettivo sancito dal Governo con l’ultimo aggiornamento del Piano energia-clima (PNIEC) è di arrivare al 2030 con il 72% dell’elettricità prodotta da Fer, facendo ancora meglio del target del 32% che si è data l’Unione europea. 

Dal momento che già con l’attuale mix energetico le auto elettriche comportano un notevole vantaggio in termini di emissioni di CO2 rispetto a quelle endotermiche, il beneficio non potrà che aumentare con il passare del tempo, visto il crescente peso delle rinnovabili.

Tornando al mix energetico italiano, nel 2023 si è registrato il record storico del fotovoltaico (+9,2% rispetto al 2022) che ha toccato una produzione di 30,7 TWh sui 264.7  totali. Dopo il minimo storico della produzione idroelettrica registrato nel 2022 a causa della scarsa piovosità, quest’ultima torna a salire del 38,9% nel 2023 attestandosi a 42,1 TWh. In aumento anche la produzione eolica con un incremento del 15,4% rispetto al 2022 (23,6 TWh); si registra invece un calo delle bioenergie e della produzione geotermoelettrica, rispettivamente del 9,1% e del 2,5% rispetto al 2022. 

La potenza efficiente lorda di generazione, al 31 dicembre 2023, è risultata pari a 130,1 GW (+5,5%). Interessante notare come la capacità rinnovabile, pari a 66,8 GW, abbia raggiunto il 51% del totale, con un aumento del 9,5% rispetto all’anno precedente. L’Italia punta a installare oltre 70 GW di rinnovabili entro il 2030 e di poter superare gli obiettivi del piano europeo REPowerEU di 85 GW tra il 2030 e il 2032.

Per un miglior sfruttamento delle rinnovabili, infine, è necessario realizzare impianti di storage in grado di accumulare energia nel momento in cui è prodotta in sovrabbondanza rispetto alla domanda e di rilasciarla alla rete in base alle richieste. Sotto questo aspetto, in Italia, a fine 2023, sono risultati in esercizio 518.940 sistemi di accumulo stazionari (+56% sul 2022). La potenza attiva nominale complessiva è pari a a 3.238,9 MW (+52% sul 2022)

Anche sotto questo aspetto la diffusione delle auto elettriche reciterà un ruolo molto importante: una volta terminata la vita utile a bordo del veicolo, ma prima di essere avviate al completo riciclo, le batterie saranno protagoniste infatti della cosiddetta “second life”, nella quale insieme ad altri accumulatori andranno a formare sistemi di storage stazionario al servizio della produzione di energia rinnovabile. 

Per approfondire l’argomento: