Ricaricare un’auto elettrica alle colonnine pubbliche è davvero semplice: basta collegare il veicolo alla colonnina e avviare la ricarica, il resto lo fa la tecnologia.
Ma come funziona la ricarica?
- Puoi avviare la ricarica direttamente con l’app di qualunque operatore che offre il servizio della ricarica che non necessariamente coincide con il gestore dell’infrastruttura. Tramite l’app si può controllare in tempo reale l’energia erogata e lo stato della ricarica.

- In alternativa, molti operatori della ricarica offrono la possibilità di ottenere un badge RFID, simili a tessere prepagate che permettono di avviare la ricarica “appoggiandole” sullo spazio apposito presente sulla colonnina.

- Alcune stazioni consentono di avviare la ricarica tramite QR code: basta scansionarlo con lo smartphone e seguire le istruzioni per il pagamento, senza bisogno di app dedicate.

- Sulle colonnine veloci (>50 kW) è possibile pagare direttamente con la carta, senza bisogno di app o abbonamento. Tale possibilità è obbligatoria per le installazioni più recenti mentre le altre dovranno adeguarsi entro il 1 gennaio 2027.

Attenzione al “penalty time”: alcune stazioni applicano una tariffa aggiuntiva se il veicolo resta collegato dopo la fine della ricarica. Questo serve a incentivare la rotazione dei punti di ricarica, evitando che una colonnina rimanga occupata inutilmente e permettendo ad altri utenti di ricaricare senza attese. Il costo aggiuntivo può variare in base al gestore e alla potenza della stazione, quindi è sempre utile controllare le regole prima di partire.
Al fine di semplificare ulteriormente l’esperienza di ricarica dell’utente molti operatori si stanno dotando di tecnologie innovative che permettono di avviare la ricarica automaticamente come, ad esempio, il Plug & Charge e l’Autocharge.
Per approfondire l’argomento:
