Nei 5 mesi registrazioni su del 72,9% e market share al 5,1%. Pressi (Motus-E): “Dal mercato segnali positivi che possono essere valorizzati ulteriormente con una rapida attivazione dei nuovi incentivi PNRR per le fasce più deboli”

ROMA 3 giugno 2025 – Segno più anche a maggio per il mercato italiano delle auto elettriche. Nel quinto mese dell’anno, in particolare, sono state immatricolate 7.134 vetture full electric, in aumento del 42,7% rispetto a maggio 2024, con una quota di mercato salita al 5,1% (dal 3,6% di maggio 2024).

Nei primi cinque mesi dell’anno le auto elettriche registrate nella Penisola sono 36.800, su del 72,9% rispetto allo stesso periodo del 2024, con una market share del 5,1%, in progresso rispetto al 2,9% del periodo gennaio-maggio 2024. Al 31 maggio, il parco circolante elettrico in Italia conta 313.199 auto.

Considerando tutte le alimentazioni, a maggio il mercato auto italiano resta sostanzialmente stabile rispetto allo scorso anno, con 140.067 unità immatricolate. Anche nei 5 mesi le registrazioni si fermano su livelli vicini al 2024, con 725.590 unità (-0,5%).

Allargando l’analisi all’Europa, gli ultimi dati disponibili – relativi ad aprile 2025 – indicano che la quota di mercato delle auto elettriche si è attestata al 18,5% in Francia, al 18,8% in Germania, al 7% in Spagna e al 20,4% nel Regno Unito. Nello stesso mese, la market share in Italia era stata del 4,8%, mentre in Paesi come Belgio e Olanda era pari rispettivamente al 32,5% e al 34%.

“Il confronto europeo vede l’Italia in grave ritardo sulla diffusione dei veicoli elettrici, ma i segnali positivi non mancano e la crescente disponibilità di modelli sempre più accessibili rappresenta un possibile punto di svolta per il mercato”, commenta il presidente di Motus-E, Fabio Pressi, ponendo l’accento sull’importanza di attivare molto rapidamente i nuovi bonus per le auto elettriche preannunciati dal Governo.

“Convogliare sugli incentivi per le fasce più deboli i residui PNRR impossibili da usare per le colonnine di ricarica è stata una mossa particolarmente avveduta per scongiurare la dispersione di risorse preziose per il Paese”, ricorda Pressi, “ora però è fondamentale essere tempestivi nell’attuazione della misura, per evitare di imbrigliare il mercato con l’attesa di un bonus rivolto peraltro a una limitata platea di potenziali beneficiari. Bisogna stare molto attenti a non replicare quanto osservato lo scorso anno, quando il mercato si era quasi fermato per aspettare l’Ecobonus”.

Degna di nota, infine, l’accelerazione degli autocarri leggeri elettrici per il trasporto merci (categoria N1), che nei primi 5 mesi di quest’anno, con 2.823 immatricolazioni, hanno quasi raggiunto i livelli dell’intero 2024, muovendosi con un passo simile al 2023, ma senza incentivi. “Il debutto di mezzi sempre più competitivi sta iniziando a plasmare il mercato anche in questo segmento, decisivo per la logistica nelle città”, conclude il presidente di Motus-E, “in questo senso sono sicuramente molto importanti anche le diverse politiche locali volte a facilitare l’elettrificazione del cosiddetto ultimo miglio”.

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