Se fino a qualche anno fa l’auto elettrica rappresentava una scelta di nicchia, le vendite di vetture a zero emissioni hanno assunto ormai un peso estremamente rilevante. Nel 2022, per la prima volta nella storia, le auto alimentate esclusivamente a batteria vendute nel mondo hanno superato le 10 milioni di unità, attestandosi al 14% del mercato totale. Nel 2020 non si andava oltre il 5% e nel 2021 si chiuse al 9% di share. Nel 2023 le vendite globali di BEV hanno sfiorato i 14 milioni, raggiungendo il 18% di tutte le auto vendute. Si prevede che nel 2024 le vendite di auto elettriche potrebbero raggiungere circa 17 milioni con una market share del 25%, rappresentando più di un’auto su cinque venduta in tutto il mondo.
I fattori di crescita sono molteplici: le agevolazioni messe in campo da numerosi Paesi, la progressiva diffusione della rete di ricarica a uso pubblico, una maggiore consapevolezza dei consumatori dei vantaggi dell’elettrico e, non ultima, la presenza di un numero sempre più alto di modelli in vendita. Nel 2022 sono stati circa 500, più del doppio rispetto al 2018.
Il 2024, tuttavia, ha registrato una riduzione della market share BEV per l’Unione Europea: nel periodo gennaio-settembre, infatti, le auto elettriche hanno raggiunto una market share pari al 13,1% rispetto al 14% dello stesso periodo dello scorso anno, guidati da una forte decrescita nel mercato tedesco (-28,6%)
Guardando ai maggiori mercati europei, in Francia e Regno Unito nei primi 9 mesi dell’anno le quote di mercato delle auto elettriche sono salite a oltre il 17%, mentre la Germania si è attesta al 13% in controtendenza rispetto agli ultimi anni ed è rimasta pressoché stabile in Spagna attestandosi al 5,2%, facendo dell’Italia l’ultimo tra i grandi Paesi europei per market share elettrica (3,9%). Nel frattempo in Olanda e Belgio circa una nuova immatricolazione su 2 è un veicolo BEV o PHEV, registrando la crescita maggiore nel 2024 sul continente europeo.
A determinare l’anomalia italiana, in un contesto europeo sempre più avviato sull’elettrico, è stata essenzialmente la mancanza di un programma incentivante stabile, un contesto generale poco incline alla transizione, il dilagare di falsi miti sulla mobilità elettrica e una sostanziale esclusione dalle agevolazioni delle flotte aziendali, che pure rappresentano un canale di vendita sempre più importante, oltre che un bacino fondamentale per alimentare il mercato dell’usato.
Per approfondire l’argomento:
- IEA: “Global EV Outlook”
- ACEA: “New car registrations in the EU”