Il tempo di ricarica di un’auto elettrica dipende essenzialmente da tre fattori: la capacità della batteria, la potenza erogata dall’infrastruttura di ricarica e la potenza massima che l’accumulatore è in grado di assorbire.

In prima approssimazione, il tempo di ricarica può essere calcolato dividendo la capacità della batteria per la potenza di ricarica compatibile, assumendo che l’infrastruttura di ricarica sia in grado di ricaricare il veicolo alla massima potenza accettata dal veicolo stesso. Nel caso in cui la potenza erogata dall’infrastruttura e quella massima assorbita dal veicolo differiscono, la potenza di picco della ricarica corrisponderà al valore minimo tra quella erogata dall’infrastruttura e quella accettata dal veicolo. Ad esempio, se una batteria può essere ricaricata a una potenza di 350 kW, ma la colonnina non va oltre i 100 kW, sarà quest’ultimo il valore determinante. Viceversa, se la vettura può assorbire al massimo una potenza di 100 kW, non potrà superare questo livello neanche con una colonnina in grado di ricaricare a 350 kW.

In linea puramente teorica, quindi, una batteria da 50 kWh potrebbe essere caricata completamente in 30 minuti a una potenza di 100 kW, 60 minuti a 50 kW e 20 minuti a 150 kW. Nella realtà, però, la potenza di ricarica varia in funzione dell’infrastruttura e dei parametri comunicati dal veicolo alla colonnina, come, ad esempio, temperatura della batteria e percentuale di carica residua. Anche per questo motivo si tendono a stimare generalmente i tempi di ricarica tra il 20% e l’80%, intervallo in cui la potenza di ricarica è più costante.

Tutto ciò premesso, nell’uso reale, quanto ci vuole per ricaricare un’auto elettrica a una colonnina a uso pubblico? Per una citycar con circa 300 km di autonomia, considerando una potenza di ricarica nell’ordine degli 80-100 kW, ci vogliono circa 30 minuti per passare dal 20 all’80% di carica (che diventano 3 ore ricaricando a 11 kW di potenza a una colonnina in corrente alternata, dove lasciare l’auto mentre ci si dedica ad altre attività). Per un’auto media con un’autonomia di circa 450 km, in grado di caricare a 150 kW di potenza in corrente continua, passare dal 20 all’80% può richiedere anche meno tempo, con una sosta di circa 20-25 minuti. Anche in questo caso, ovviamente, i tempi si restringono in caso di potenze di ricarica superiori ai 150 kW e si allungano se si preferisce usare una colonnina in corrente alternata mentre si fa altro.

Oggi in Italia le colonnine più potenti installate sul territorio raggiungono i 350 kW di potenza e sono in grado di caricare un’auto elettrica di ultima generazione a un ritmo di circa 200 km di autonomia ogni 10 minuti. Fino a qualche anno fa la massima potenza di ricarica non superava i 50 kW.

E la ricarica a casa? Posto che la ricarica in ambiente domestico deve essere effettuata in Modo 3, ovvero utilizzando un’apposita wallbox, una vettura compatta impiega circa 9-10 ore per una ricarica completa, mentre un’auto medio-grande circa 12. Considerando però che raramente si avvia la ricarica con una percentuale di batteria inferiore al 20%, anche su una vettura di segmento superiore si può raggiungere facilmente almeno l’80% di carica con una sessione di ricarica notturna.

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