Partiti già dal 2014 in via sperimentale, i minibus elettrici senza conducente sono il frutto di progetti di innovazione e ricerca, finanziati da istituzioni pubbliche e aziende private. Gli ultimi modelli messi su strada integrano le migliori tecnologie disponibili per garantire sicurezza, alte prestazioni e zero emissioni. E sono sempre più connessi.
Dopo le prime sperimentazioni, i minivan elettrici per il trasporto urbano sono approdati in diverse città europee. Perfetti per circolare nei centri storici, i modelli di minibus elettrici si differenziano per capienza, velocità, autonomia della batteria, oltre che per altre caratteristiche, anche estetiche. L’evoluzione di questi primi modelli testimonia che la ricerca sui veicoli elettrici a guida autonoma punta a trovare nuove soluzioni. Ad esempio, per consentire di viaggiare con qualsiasi condizione meteorologica.
Di dimensioni compatte, i minivan elettrici presentano una lunghezza di circa 5 metri e una larghezza di 2, trasportano da 10 a 15 persone, a seconda del modello, ed hanno un’autonomia che varia tra le 6 e le 15 ore. Ma si sta lavorando molto sul miglioramento delle prestazioni, anche in relazione alla varietà di servizi di trasporto per i quali saranno impiegati.
Nei minivan senza conducente una delle tecnologie peculiari è il sistema che individua, con estrema precisione, gli ostacoli lungo il percorso. Sfruttando sofisticati sensori coordinati dall’unità di intelligenza artificiale, il sistema di guida autonoma permette al mezzo di schivare ogni tipo di barriera, scongiurando il rischio di collisioni.
Un’altra caratteristica di questi veicoli è l’abbattimento delle emissioni inquinanti, anche di tipo acustico: l’assenza di emissioni sonore rappresenta una conquista per il traffico veicolare, soprattutto urbano, con conseguente miglioramento della qualità della vita. Il modello Navya Arma, ad esempio, prodotto dalla francese Navya e sperimentato a Lione e a Parigi dal 2015, ha un propulsore efficiente e silenzioso, progettato e realizzato dall’italiana Benevelli: un risultato ambizioso che è stato conseguito grazie a un sistema di trasmissione tecnologicamente avanzato, frutto di ingenti investimenti.
L’introduzione dei minivan elettrici in alcune specifiche aree cittadine, come ospedali e campus universitari, ha consentito di sperimentarne l’efficacia e di migliorare alcune prestazioni. Nel 2018 a Kista, in Svezia, sono stati introdotti i primi autobus elettrici privi di conducente. I bus, realizzati grazie al contributo di multinazionali come Ericsson, IBM e Fujitsu, collegano il centro commerciale di Kista e la Victoria Tower lungo un percorso lungo 1,5 chilometri. I mezzi sono stati
Sempre in Svezia, dal 2020 verranno introdotti due nuovi bus elettrici a guida autonoma, che collegheranno tra loro alcune aree di Barkarby, zona residenziale a 20 chilometri da Stoccolma.
A Berlino i minibus elettrici senza conducente, prodotti dalle aziende Navya ed EasyMile, sono stati introdotti nel marzo 2018 e al momento sono attivi in aree a basso impatto veicolare, come quelle adiacenti agli ospedali.
In Italia, dopo la sperimentazione di Oristano nel 2014, i minivan elettrici senza conducente sono approdati all’EXPO di Milano nel 2015. Altre città stanno verificando la possibilità di immettere i minivan elettrici nella flotta di veicoli dedicati al trasporto pubblico urbano: nel marzo di quest’anno sia Roma che Torino hanno presentato progetti per l’introduzione dei minivan elettrici a guida autonoma – 70 soltanto a Roma – nel trasporto pubblico cittadino. Al momento si attendono le deroghe del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, per poter immettere su strada tali veicoli.
Numerosi sono i progetti in corso per la realizzazione di modelli sempre più efficienti, realizzati grazie all’azione sinergica di aziende che si occupano di mobilità, sistemi elettronici per auto e produzione di van a zero emissioni.
Tra gli esempi più interessanti presentati nel corso del 2019 troviamo Gacha, un minivan elettrico senza conducente commissionato dalla municipalità di Helsinki. Frutto della collaborazione tra Muji, il brand giapponese di design, e Sensible 4, azienda finlandese di robotica, Gacha è uno shuttle bus elettrico progettato per affrontare qualsiasi condizione meteorologica, anche quella proibitiva dell’inverno finlandese. Il minivan potrà accogliere anche persone con disabilità, che potranno prenotare la corsa tramite un’app.
Tra annunci di minivan sempre più connessi e prototipi realizzati con stampanti 3D, dovremo attendere (almeno) il 2020 per vedere i minibus elettrici lungo le strade delle nostre città.

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