Francia e Germania hanno deciso di creare un consorzio europeo per batterie a celle agli ioni di litio. L’obiettivo è spianare la strada per consentire la diffusione delle auto elettriche nel Continente. In memoria di quanto fatto dai due Stati nel settore aereonautico, il nome dato all’iniziativa è “Operazione Airbus”.
Bruno Le Maire, ministro dell’Economia francese, e Peter Altmaier, ministri dell’Economia delle prime due economie dell’Unione europea, si sono incontrati lo scorso 2 maggio per definire i dettagli e hanno dichiarato che si tratterà di un investimento complessivo tra i 5 e i 6 miliardi di euro, di cui 1,2 di finanziamento pubblico e 4 di fonte privata.
Tra i contribuenti principali ci sono il gruppo automobilistico PSA – di cui fanno parte Peugeot, Citroën, Opel e DS – e Saft, produttore francese di batterie legato a Total. Ad ogni modo, la lista promette di essere molto più lunga. Secondo il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung,  la sede del consorzio sarebbe a Kaiserslautern, una città della Germania vicina al confine francese dove si trova una fabbrica di Opel.
Il progetto prenderà il via nel 2020, quando verrà costruito un impianto in Francia che garantirà 200 posti di lavoro. Secondo quanto riporta l’Ansa, entro il 2023 ne verranno avviati altri due nei Paesi di riferimento, creando complessivamente 3.000 posti di lavoro (1.500 ciascuno). Per sbloccare i soldi pubblici si attende la votazione ufficiale di Bruxelles. Secondo il commissario europeo per gli Affari economici Maros Sefcovic, ciò potrebbe accadere entro ottobre, prima che la Commissione termini il suo mandato quinquennale.
Inoltre, ci sono altri Stati membri che stanno pensando di aderire, inclusa l’Italia, ma anche Belgio, Polonia, Austria e Finlandia. L’espansione del progetto è fondamentale per la finalità dello stesso: colmare il gap tecnologico con la Cina.
Infatti, l’UE produce solamente l’1% delle celle agli ioni di litio, fondamentali per garantire ottime prestazioni e un ciclo di vita lungo alle auto elettriche.  In questo senso, come riporta il portale Al Volante, è interessante notare che la Cina stessa arriva addirittura al 60%, seguita dal Giappone (17%) e dalla Corea del Sud (15%). Il mercato mondiale delle batterie per auto dovrebbe ampliarsi sempre di più con il passare degli anni, come dimostra il fatto che le ultime previsioni riportate dall’Ansa indichino che lo stesso potrebbe raggiungere un valore complessivo di 45 miliardi nel 2027, con l’Europa in grado di raggiungere una quota compresa tra il 20 e il 30%. È dunque evidente come in questo ambito ci si giochi una partita di enorme entità, e l’Unione europea non vuole perderla.

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