Appena nominato come ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enrico Giovannini si appresta a portare idee e strategie di sviluppo sostenibile in un settore chiave per il Paese. Spetta infatti al MIT una trasformazione delle infrastrutture e dei trasporti in termini di sostenibilità per l’ambiente e la società stessa, da realizzare con i fondi del Recovery Fund. Un’occasione per dare il giusto slancio e sostegno alla mobilità elettrica in Italia.

Enrico Giovannini, un esperto di sviluppo sostenibile al MIT
Il nuovo Presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto Enrico Giovannini alla guida del MIT. Già Presidente dell’ISTAT dal 2009 al 2013, poi ministro del lavoro nel Governo Letta, dal 2016 Enrico Giovannini è il Portavoce dell’ASviS (Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile), l’organizzazione che coordina il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 in Italia. 

Sono essenzialmente due gli obiettivi di sviluppo sostenibile con i quali dovrà confrontarsi il nuovo Ministro del MIT: il Goal 9, che riguarda imprese, innovazione e infrastrutture, e il Goal 11, pensato per definire città e comunità sostenibili.

In una recente intervista, Enrico Giovannini ha dichiarato che “il rilancio delle infrastrutture è uno dei dilemmi che un Paese deve affrontare”, utilizzando le nuove tecnologie per lo sviluppo delle infrastrutture a basso impatto ambientale, grazie alle quali è possibile anche creare numerosi posti di lavoro.

Una delle proposte del neo ministro, contenuta nel Report annuale ASviS, riguarda l’implementazione della digitalizzazione delle infrastrutture, “che consentirebbe di monitorare ogni struttura su base giornaliera e decidere le necessarie azioni manutentive sulla base di priorità derivanti dalle moderne tecniche IoT-Shm (Internet of things/Structural health monitoring)”.

I fondi del Recovery Fund per il settore dei trasporti italiano
Con 32 miliardi di euro del Recovery Fund da spendere per la transizione green, il nuovo ministro è chiamato a portare al MIT le sue competenze nel mondo dello sviluppo sostenibile e del raggiungimento degli SDGs in Italia. Secondo le ricerche dell’ASviS, le risorse necessarie per il settore dei trasporti nei prossimi dieci anni ammonterebbero a 61 miliardi di euro. Si tratta di una cifra che è quasi il doppio rispetto a quanto previsto nel Recovery Fund. In ogni caso, il lavoro di MOTUS-E per reindirizzare i 18,7 miliardi del PNRR da spendere entro il 2026 per rispondere agli ambiti politici richiesti dal Next Generation EU, resta un documento valido e la nostra associazione è sempre disponibile al dialogo e a supportare questa delicata e cruciale fase con tutte le competenze dei nostri associati.

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