La città di Milano è impegnata nella transizione dell’intera flotta del trasporto pubblico verso l’elettrico entro il 2030. Protagonisti ATM, la società di TPL della città e ABB che ha fornito la tecnologia che permette agli e-bus di completare il servizio senza ricariche intermedie durante il giorno presso il deposito di San Donato.

Milano ha l’obiettivo di raggiungere il 100% dell’elettrificazione del traporto pubblico entro il 2030 e ATM (Azienda Trasporti Milanesi) ha stimato una riduzione dei suoi consumi di gasolio di 30 milioni di litri all’anno e le emissioni di CO2 di 75mila tonnellate all’anno. L’impegno assunto dalla città in occasione del Summit sul clima di Parigi porta con sé degli obiettivi ben precisi e per rispettarne i termini Milano dovrà: utilizzare energia da fonti rinnovabili certificate, quindi con un’impronta a emissioni zero per alimentare il nuovo TPL elettrico; attuare il piano di sostituzione degli autobus tradizionali con quelli elettrici e installare la relativa infrastruttura di ricarica, dal valore complessivo di circa 1,5 miliardi di euro.
Il piano di ATM prevede anche la realizzazione di quattro nuovi depositi completamente elettrici. Per queste ragioni, presso il proprio deposito pilota di San Donato in Milano, si stanno implementando diverse soluzioni di ricarica, il tutto inserito nel percorso progettuale che ATM ha sviluppato con il Politecnico di Milano.

A marzo 2020 ATM ha commissionato proprio ad ABB la realizzazione di un sistema di ricarica pilota, con contenuti tecnologici particolari anche in relazione alla possibilità di far fronte ai picchi di richiesta di energia con soluzioni innovative. ABB ha installato 15 stazioni di ricarica Terra 124, prodotte nello stabilimento italiano di Terranuova Bracciolini: i sistemi di ricarica sono installati nell’area di parcheggio e possono ricaricare due veicoli contemporaneamente o caricare un solo autobus a piena capacità. I sistemi di ricarica di ABB servono gli e-bus ATM durante la notte, con un’autonomia fino a 180 km in condizioni normali, ciò consente agli e-bus di rimanere in servizio senza la necessità di una ricarica intermedia durante il giorno.

ABB ha progetto anche la realizzazione dell’infrastruttura elettrica, il collegamento del sistema di ricarica alla sottostazione ATM e l’installazione di un EcoFlex Energy Storage Module da 324 kWh (ESM) che consentirà di testare in maniera sperimentale il potenziale futuro riutilizzo dei pacchi batteria degli e-bus come accumulatori stazionari, consentendo anche la possibilità di reimmettere energia in rete, quando conveniente garantendone il second-life.

Nel nostro Vademecum dedicato al TPL abbiamo analizzato i benefici e le opportunità della transizione verso l’elettrico da parte del trasporto pubblico. Il caso di Milano dimostra come gli e-bus siano una realtà e la partnership di ATM e ABB come siano possibili soluzioni tecnologiche integrate in grado di garantire il servizio e di sperimentazione del vettore elettrico. Un trasporto pubblico a zero emissioni è possibile ed è realtà.

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