La Commissione europea ha pubblicato recentemente la sua visione strategica di lungo termine per un’economia a zero emissioni: l’obiettivo dichiarato è di azzerare le emissioni di CO2 entro il 2050. Lo studio pubblicato la scorsa settimana da Environmental Resources Management (“ERM”), dal titolo “Comparing value chain GHG emissions in the power and transport sectors for selected technologies, si inserisce in questo ambito di ricerca: in particolare, lo studio analizza le emissioni attualmente prodotte da alcune tecnologie nei settori energia e trasporti in cinque diversi Paesi europei (Italia, Germania, Francia, Spagna e Romania), fornendone una valutazione prospettica al 2030 e al 2050.
Per quanto riguarda il settore dei trasporti, lo studio mostra che, secondo il nuovo ciclo “WLTP” che riflette condizioni di guida reali, i veicoli elettrici hanno performance ambientali già migliori rispetto ai veicoli a combustione interna in termini di emissioni di CO2 in tutte le aree geografiche, considerando l’intera catena del valore.
ERM applica una metodologia di indagine innovativa, derivata dall’approccio sviluppato dal Research Joint Centre dell’UE, che abbina la metodologia del “Well-to-Wheel” e gli strumenti del “life-cycle” con gli scenari di transizione energetica al 2030 e 2050. Lo studio, in particolare, si occupa dell’intera catena del valore dell’energia e del carburante, che comprende il contributo di ogni fase, dall’esplorazione e la produzione fino al consumo finale, utilizzando fonti affidabili a livello internazionale e disponibili al pubblico.
L’analisi del settore dei trasporti paragona le emissioni di CO2 per chilometro generate da un veicolo elettrico a quelle generate da veicoli alimentati rispettivamente a gas naturale, diesel, benzina e da veicoli ibridi plug-in. Per tutti i dati è stata utilizzata una media ponderata basata sui valori dei cinque modelli di auto più venduti per segmento (A, B e C) in Europa nel 2017 per ogni tipo di trazione.

ERM sottolinea anche che i benefici ambientali di un’auto elettrica sono destinati ad aumentare con il passare del tempo, grazie alla quota crescente di rinnovabili nel mix di generazione dei diversi Paesi. Secondo la valutazione combinata del metodo “Well-to-Wheel” e “life-cycle”, oggi un’auto elettrica genera emissioni di CO2 di circa il 30-40% in meno rispetto ai veicoli a combustione interna, mentre nel 2050 il beneficio spazierà tra il 60 e il 70%.
Le conclusioni che ERM trae dalla propria analisi sono chiare: la mobilità elettrica è destinata a giocare un ruolo chiave nel settore dei trasporti per centrare gli obiettivi stabiliti con gli Accordi di Parigi.

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