Rispetto dell’ambiente e dei diritti umani sono i principi alla base di una storica decisione dell’Unione Europea: tracciare le materie prime delle batterie elettriche per garantire una filiera etica per la mobilità elettrica.

Perseguendo la European Battery Alliance, lanciata nel 2017 per ridurre la dipendenza da batterie provenienti da Asia e USA, l’Unione Europea vuole garantire l’autosufficienza dei paesi aderenti nel settore della mobilità elettrica. Una strategia che l’UE porta avanti per raggiungere gli obiettivi del Green Deal: azzerare le emissioni di carbonio entro il 2050.

Oltre ad accelerare la transizione verso tecnologie sostenibili, nel settore della mobilità elettrica l’Unione Europea punta all’autonomia produttiva e ad accrescere l’attenzione sugli aspetti etici.

La sfida europea delle batterie elettriche
Già nel 2019 Amnesty International sottolineava la necessità di verificare la provenienza delle materie prime utilizzate per le batterie. L’ONG poneva l’accento sulle modalità di estrazione delle materie prime.
La risposta della politica europea è iniziata lo scorso anno, con l’avvio di un dibattito sulla filiera delle batterie elettriche, cuori pulsanti della mobilità sostenibile. 
La sfida europea per la creazione di una filiera etica della mobilità elettrica è iniziata con l’annuncio di una legislazione comunitaria per regolamentare le imprese in materia di diritti umani e ambiente. L’UE ha inoltre fornito una data sull’autonomia produttiva delle batterie: il 2025. 
Nel corso di una recente conferenza stampa, il Vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic ha dichiarato: “Ci aspettiamo di essere in grado di coprire tutte le esigenze industriali delle nostre case automobilistiche per quanto riguarda le batterie già entro il 2025 […] A quella data le mega fabbriche europee produrranno tra i sette e gli otto milioni di batterie, quindi più di quelli che sono i piani attuali per i produttori di veicoli elettrici“.
Risulta evidente che, producendo un numero di batterie maggiore del necessario, si prevede l’export del prodotto certificato Made in Europe.

Cobalto etico: verso una filiera certificata delle batterie elettriche
Dunque l’attenzione è rivolta agli approvvigionamenti e alla creazione di una filiera certificata delle batterie elettriche. In questa direzione, tra gli obiettivi dell’Unione Europea c’è la creazione di una rete del cobalto sostenibile, sia sotto il profilo etico che sotto quello ambientale.

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