Uno degli aspetti per comprendere la convenienza o meno circa l’acquisto di auto elettriche è senza dubbio quello riguardante i costi di manutenzione.
Un’indagine recentemente condotta da SicurAuto.it ha svelato che la manutenzione delle auto elettriche implica in media un risparmio del 42% in termini di costi di manutenzione, alla quale bisogna dedicare il 13% in meno delle ore rispetto ai veicoli tradizionali. Ad esempio, la e-Golf è l’elettrica più economica (445 euro in 6 anni), mentre la Tesla Model S risulta la più costosa (3.975 euro). Tra i vari modelli, la Jaguar I-Pace è quella che riesce maggiormente a contenere i costi di manutenzione, arrivando addirittura al 75% in meno rispetto alla Jaguar F-Pace.
I dati si basano su un’inchiesta presentata ad Autopromotec 2019. L’obiettivo del lavoro è anche smentire i luoghi comuni sulle auto elettriche, che richiedono una manutenzione molto più contenuta rispetto ai modelli a combustione interna.
Tornando alla questione delle ore, la riduzione è relativamente limitata, in quanto le auto elettriche hanno diverse parti in comune con le auto tradizionali, come ad esempio le sospensioni, i braccetti, i freni, gli pneumatici etc. A prescindere dall’alimentazione del veicolo, infatti, queste componenti necessitano di un controllo costante per essere certi che tutto funzioni in sicurezza. D’altra parte, come ricorda il sito Motor1.com, i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questo tipo di veicoli sono evidenti: “la meccanica semplificata elimina buona parte degli interventi che riguardano il motore e il cambio e che includono, oltre alla sostituzione di vari liquidi, il rifacimento della distribuzione e la verifica di parti particolarmente soggette a usura”.
Lo scorso ottobre, Motor1 aveva elaborato una stima sui costi manutentivi, confermando di fatto l’analisi di SicurAuto, e valutando il risparmio complessivo in circa il 30% in meno rispetto ai modelli ICE.
Dal punto di vista della manodopera, l’auto ibrida comunque più complessa in termini di manutenzione. Infatti, considerando i dieci modelli analizzati, la Suzuki Swift Hybrid, per quanto sia la più economica al listino, è l’auto che richiede più manodopera (13,4 ore in 6 anni), con un differenziale davvero esiguo rispetto al suo modello equivalente a benzina (13,9 ore). La più cara, invece, è la Lexus NX 300h, dal momento che il valore dei tagliandi in sei anni è pari a 1925 euro.
Inoltre, si è scoperto che alcune case automobilistiche legano la garanzia sulle batterie (8 o 5 anni, a seconda se elettriche o ibride) alla regolarità dei tagliandi, in modo da indurre i clienti ad essere precisi e puntuali nella manutenzioni. Se da una parte questo potrebbe avere conseguenze economiche negative per i consumatori, dall’altra però la sicurezza potrebbe beneficiarne enormemente. Il tema della sicurezza è, infatti, un punto fondamentale al centro del dibattito pubblico quando si parla di mobilità elettrica e su questo fronte occorre fare, una volta per tutte, chiarezza a beneficio degli utenti finali.

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