Le strade che circondano le scuole italiane sono spesso altamente trafficate, con particolari densità durante gli orari di entrata e di uscita. Si tratta di luoghi che, nonostante la presenza di bambini, presentano spesso valori negativi in riferimento alla qualità dell’aria. Una soluzione può arrivare dall’incremento del trasporto scolastico, meglio se sostenibile e a zero emissioni. E con i recenti incentivi statali, gli scuolabus elettrici potrebbero diventare una gradita presenza nelle nostre città e incidere positivamente nella riduzione delle emissioni inquinanti.
Con un’apposita menzione nel recente Decreto Clima, le amministrazioni locali avranno la possibilità di rinnovare i mezzi dedicati al trasporto scolastico, dotandosi di scuolabus elettrici o ibridi.
L’obiettivo del decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 ottobre, è il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell’aria, con nuove norme che incentivino comportamenti e azioni virtuose. Tra le varie misure, il decreto dedica un apposito articolo al trasporto scolastico (art. 3 – “Disposizioni per la promozione del trasporto scolastico sostenibile”) ed istituisce un fondo di 20 milioni di euro per realizzare o implementare tale trasporto con mezzi ibridi, elettrici o non inferiori a euro 6.
Sarà quindi possibile, da parte dei comuni con più di centomila abitanti, presentare “progetti sperimentali per la realizzazione o l’implementazione del servizio di trasporto scolastico per i bambini della scuola dell’infanzia statale e comunale e per gli alunni delle scuole statali del primo ciclo di istruzione con mezzi di trasporto ibridi o elettrici”.
Al di là degli incentivi, il mercato si sta adeguando. In nord America già da alcuni anni sono disponibili le versioni innovative dei tradizionali scuolabus: i modelli della statunitense Blue Bird, come quelli della canadese Lion, ad esempio, propongono prestazioni sempre più all’avanguardia in termini di durata della batteria e di azzeramento delle emissioni. Anche la tedesca Daimler, attraverso la sua controllata americana Thomas Built Buses, ha proposto una versione a batteria per il suo scuolabus Jouley. Si tratta di un mezzo a batteria in grado di ospitare fino a 81 studenti. La sua dotazione standard permette di coprire una distanza di circa 160 chilometri, ma con l’adozione di ulteriori accumulatori opzionali, questo scuolabus “green” potrà percorrere distanze maggiori.
Anche in Italia non mancano esempi virtuosi. Tra i produttori di scuolabus elettrici troviamo la Sitcar, che propone anche alcuni modelli a zero emissioni, in grado di trasportare fino a 55 bambini.

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